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PREZZO DEL CACAO QUINTUPLICATO

In TV e sulla stampa si parla di lamentele dei consumatori riguardo agli aumenti di prezzo i che stanno registrando i gelati.

I gelatieri, giustamente, fanno presente come il prezzo di vendita debba, gioco forza, tener presente dei crescenti costi che anche l’attività di gelateria deve sostenere. Dopo le mazzate arrivate qualche tempo fa dalle spese energetiche anche le materie prime sono, infatti, sempre più care.

E’ il caso del prezzo del cacao che – come ha sottolineato recentemente all’ ANSA, Riccardo Illy, a capo del Polo del Gusto la cui capogruppo è la nota azienda di cioccolato Domori –  ha raggiunto un cacaocosto della materia prima  fino a 12.600 dollari la tonellata.

Un aumento il cui “riversamento sul prezzo del mercato è quasi completato” precisa l’imprenditore triestino. E che ha portato a “qualche piccolo cedimento nei consumi”; tuttavia, “il mercato ha assorbito lo choc”.

Quest’ultimo risultato si deve anche, secondo Illy, ai “molti produttori che non hanno ribaltato l’aumento sui costi  di mercato, anche perché con il nuovo raccolto i prezzi potrebbero scendere. C’è stata insomma sensibilità nei confronti dei consumatori” optando per una “scelta di lungo termine allo scopo di non perdere volumi”.

La sequenza di continui aumenti del cacao dal 2007, cioè da quando Illy ha acquisito Domori, è impressionante: dai circa 2.500 dollari alla tonnellata il costo della materia prima si è impennato fino a 12.600 dollari, alcuni giorni fa.

Le previsioni? “In estate, grazie a un raccolto buono, dovrebbe esserci un ridimensionamento – spiega Riccardo Illy – Il mercato è nervoso per via delle scorte basse. Eventi climatici e altri fattori hanno ridotto il raccolto del cacao e quindi si è messo mano alle scorte”.

Fonte ANSA