La Legge sulla Concorrenza 2024 ha previsto una delega al Governo per adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo volto a riordinare le disposizioni e liberalizzare le procedure relative alla concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio, per l’installazione delle strutture amovibili comunemente note come dehors.
La principale novità della delega riguarda:
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il riconoscimento di maggiore autonomia ai Comuni;
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la semplificazione e liberalizzazione delle procedure autorizzative.
Secondo il testo, l’autorizzazione delle Sovrintendenze sarà necessaria soltanto nei casi in cui l’esercizio commerciale si trovi in spazi urbani aperti “strettamente prospicienti” monumenti nazionali, chiese o altri beni culturali di eccezionale valore identitario e altamente rappresentativi dei luoghi.
Parallelamente, la Legge sulla Concorrenza ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 l’efficacia delle autorizzazioni e concessioni di suolo pubblico previste dalle norme post-Covid, esonerando i titolari:
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dal titolo edilizio per dehors di durata superiore a 180 giorni;
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dall’autorizzazione paesaggistica.
Un recente emendamento al disegno di legge sulla Semplificazione delle attività economiche, attualmente all’esame del Senato, prevede però ulteriori proroghe:
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il termine per l’attuazione della delega viene spostato al 31 dicembre 2026;
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la validità delle autorizzazioni già concesse è estesa al 30 giugno 2027.
Il contesto normativo resta tuttavia in divenire. Il Governo dovrà approvare entro il 31 dicembre 2026 il decreto di riordino e coordinamento delle regole per l’occupazione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico. Fino ad allora resterà in vigore la deroga introdotta durante la pandemia, che permette di installare dehors e tavolini senza i consueti passaggi burocratici.