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ACOMAG – GELATO ARTIGIANALE ECCELLENZA TRADIZIONE INNOVAZIONE

Il gelato artigianale italiano continua a essere sinonimo di eccellenza, tradizione e innovazione. Cresce la voglia di gelato tra gli italiani, aumentano le esportazioni e le tecnologie di laboratorio diventano sempre più smart. ACOMAG è in prima linea per accompagnare le imprese del settore in questo percorso di crescita verso un futuro sempre più sostenibile, smart e internazionale.

Consumi e tendenze: che cosa cercano oggi gli italiani?

  • I grandi classici non tramontano mai: nocciola e pistacchio restano saldamente in cima alle preferenze.
  • La voglia di sperimentare è sempre in crescita: spazio a gusti nuovi e gourmet con ingredienti locali e di stagione.
  • Sempre più apprezzati i gelati vegani, senza lattosio e biologici: il gelato si evolve e si adatta ai nuovi stili di vita.
  • Il gelato è diventato un vero e proprio comfort food per tutte le stagioni: in autunno spopolano le torte gelato, le brioche con gelato e persino la cioccolata calda con un tocco di freddo.

Clima e turismo: un mix che fa bene al mercato

  • L’estate 2025 si preannuncia bollente, soprattutto al Sud: picchi sopra i 35°C spingeranno ancora di più il consumo di gelati.
  • Anche l’autunno sarà mite e piacevole, perfetto per allungare la stagione nelle gelaterie.
  • I turisti, italiani e stranieri, si confermano grandi appassionati del gelato artigianale: nelle città d’arte e nelle località balneari si prevede un +10% di consumi.


Macchine e innovazione: il laboratorio si fa intelligente

  • L’industria italiana delle macchine per gelato cresce: 670 milioni di euro di fatturato nel 2024 (+3%), con il 70% destinato all’estero.
  • Il Piano Transizione 5.0 introduce incentivi per l’innovazione e la digitalizzazione dei laboratori artigianali.

 

Le ultime novità?

  • Refrigeranti naturali per rispettare l’ambiente,
  • Controllo da remoto grazie all’IoT,
  • AI per ottimizzare ricette e mantecazione,
  • Interfacce semplici per facilitare l’uso anche a operatori meno esperti.

Fonte newsletter ACOMAG