L’ing. Marco Cavedagni, presidente di ACOMAG – l’Associazione nazionale dei costruttori di macchine, arredamenti e vetrine per il gelato, è intervenuto al dibattito sul tema “L’evoluzione del gelato artigianale nel post-pandema” proposto da Editrade lo scorso 15 settembre all’interno del programma di “Preview Sigep 2022”.
Alle domande di Franco Puglisi, che ha condotto il talk sul gelato, al quale ha partecipato anche, Fabrizio Osti, vice presidente del Gruppo Prodotti per il Gelato di Unione Italiana Food, l’ing. Cavedagni ha espresso interessanti riflessioni.
“Nei momenti più bui della pandemia che abbiamo passato – ha esordito, Cavedagni – non ci saremo aspettati, per quanto riguarda le macchine per gelato, un risultato tutto sommato non negativo che quest’anno è decisamente positivo.
Oggi il problema è piuttosto quello dell’approvvigionamento dei componenti, in particolare di elettronica, non di domanda, che è buona.
Nel comparto delle macchine professionali siamo, infatti, vicini ai livelli pre-covid mentre c’è un vero boom dei prodotti per la casa. Speriamo che questa situazione rimanga”.
Cavedagni si è poi collegato alla campagna promozionale per il gelato artigianale realizzata in apertura di stagione da Editrade.
“Mi è piaciuta molto la campagna promozionale che ha puntato su tre aggettivi: artigianale, italiano e sostenibile. Tre aggettivi molto importanti.
Artigianale è la base del nostro mestiere, è quello che ci differenzia da un pur valido prodotto che è quello del gelato industriale. Il prodotto artigianale trova la sua forza nel momento in cui è capace di dare quel di più che solo l’artigianale è in grado di esprimere e che l’industriale per la sua organizzazione produttiva non può offrire. Nel nostro mestiere ci vuole una componente di passione”.
Italiano, un altro aspetto fondamentale anche per ACOMAG, uno dei pochi settori dove l’italianità è percepita come un plusvalore…..e non in tutti i settori è così. L’italianità premia e quindi è corretto sottolinearlo”.
Sostenibile è stato corretto evidenziarlo in quanto è un dovere incontrovertibile fare degli sforzi per contenere l’impatto che tutti noi abbiamo sull’ambiente. Il sottolineare e invitare le gelaterie a pensare in modo sostenibile è stato un punto veramente centrato di questa campagna”.
Marco Cavedagni: “L’industria del gelato per la sostenibilità da tempo sta facendo cose concrete”.
“Pensiamo, ad esempio, al consumo dell’acqua, un aspetto fondamentale in quanto il consumo dell’acqua – oltre ai costi crescenti – è oggi spropositato, ad esempio rispetto agli anni 50, quindi è necessario fare tutti gli sforzi per ridurlo altrimenti ci saranno problemi enormi.
L’industria delle macchine per gelato applica oggi tecnologie che consentono importanti risparmi di acqua se confrontate con i modelli di 30 anni fa ancora molto utilizzati . Occorre quindi uno sforzo sia per ulteriori miglioramenti , ma soprattutto mettere in atto azioni che facilitino le sostituzioni”
Prima di concludere, Franco Puglisi, conduttore dell’incontro ha richiamato l’attenzione proprio sulle recenti agevolazioni introdotte a livello statale e che sarebbe opportuno mettere a frutto.
“In effetti, grazie anche al fatto che la qualità delle nostre macchine è buona e durano nel tempo, e il gelatiere ne fa un uso attento e oculato – ha sottolineato l’ing. Marco Cavedagni – abbiamo un parco macchine un po’ datato. Oggi ci sono in particolare le facilitazioni legate al piano Industria 4.0 con incentivi e strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale.
Quindi, è un momento buono per investire però, come abbiamo detto, l’attenzione dovrebbe essere soprattutto verso la riduzione dei consumi e, in un momento in cui si parla di incremento dei costi energetici, è importante mettere l’artigiano e il professionista nelle condizioni di lavorare meglio con macchine moderne e con minor consumo”.