Nei comunicati stampa delle diverse organizzazioni e negli articoli che stiamo leggendo da qualche tempo sui media, riguardo agli aumenti dei prezzi del gelato artigianale, si fa spesso riferimento ai dati ISTAT.
Già nel nostro articolo del 22 luglio CON IL CALDO SI PARLA TANTO DI GELATI MA… ci si domandava:“siamo sicuri che questi numeri rilevati periodicamente dall’ ISTAT non 
riguardino solo i gelati confezionati?”
Abbiamo provato a fare una ricerca in merito senza trovare risultati. Abbiamo allora pensato di interpellare direttamente l’ISTAT che con un mirabile velocità (ringraziamo) già oggi ci ha inviato la seguente risposta:
LA RISPOSTA DELL’ISTAT
Gentile utente,
in merito alla sua richiesta è necessario sottolineare che i dati 2022 dell’indagine sulle Spese delle famiglie saranno pubblicati solo il prossimo 18 ottobre.
Il servizio di produzione chiarisce che nell’indagine, le spese per gelati acquistati presso bar, pasticcerie, gelaterie, chioschi e ambulanti, anche se consumati a casa (cfr Warning a p.12 del Diario), devono essere riportate nella sezione che, dal 2022, si chiama “SPESE PER PASTI FUORI CASA/DA ASPORTO/A DOMICILIO, DISTRIBUTORI AUTOMATICI” (e che in precedenza era “SPESE PER BAR, PASTI FUORI, DA PORTAR VIA”), in questa sezione la famiglia riporta però la spesa complessivamente sostenuta in base al tipo di servizio, e non al tipo di bene: ragion per cui la spesa per gelati acquistati presso bar, pasticcerie, gelaterie, chioschi e ambulanti non è desumibile dai nostri dati.
Il valore di spesa media mensile familiare per gelati che pubblichiamo sul nostro databrowser: I.Stat si riferisce invece a quelli acquistati presso supermercati o negozi di alimentari.
Da quanto si evince dalla nota ISTAT, quando si parla di prezzi del gelato artigianale desunti dai dati ISTAT sembra proprio che il gelato artigianale non c’enti nulla ma riguardino soltanto il gelato confezionato.
Fonte Foto di apertura https://www.pexels.com/it-it/
