Il gelatiere calabrese Fabio Mellace si è aggiudicato la II edizione della Coppa Italia di Gelateria organizzata dall’Associazione Italiana Gelatieri nell’ambito della X edizione di Excellence Food Innovation che si è svolta dal 23 al 25 novembre presso lo Stadio Olimpico di Roma.
La competizione è avvenuta in due fasi: la prima è stata la Fase di Selezione a Tappe – iniziata al celebre evento MIG di Longarone e poi proseguita a Torino, Savona, Roma, Bergamo, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Modica. La seconda fase ha riguardato la semifinale, con la partecipazione di 25 gelatieri, dalla quale sono emersi i 5 finalisti.
A determinare la classifica finale una giuria d’eccellenza, composta da: Gabriele Scarponi (vincitore della I edizione della Coppa Italia di Gelateria) Vincenzo Pennestrì (presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri) Leonida Fassi (uno dei protagonisti della storia del gelato romano e fondatore del ‘Palazzo del Freddo’) Mario Serani (vincitore del ‘Palatino d’Oro’ migliore gelato al pistacchio d’Italia) Cristian Monaco (Maestro Gelatiere di Roma e Ambasciatore del Gelato nel Mondo per l’Aig) e Dario Paesano (Direttore di ‘Gambero Rosso Academy’).
A vincere, come dicevamo, il gelatiere calabrese Fabio Mellace che ha portato in gara il suo cavallo di battaglia: zabaione al vino passito con crumble alla gianduia, chicchi di caffè sabbiati e un caramello salato profumato al caffè. Secondo posto per il romano Domenico Curiale, con il crema di riso con agrumi e bacche di vaniglia del Madagascar e rum, mentre il terzo posto al veneto Yuri Dal Pos con la sua crema spalmabile con ricotta del Cansiglio con pestato di lime, menta e zucchero di canna, salsa ai frutti di bosco e crumble di pasta frolla impermeabilizzata con una salsa al cioccolato bianco. A seguire, Claudio Amadio dall’Abruzzo con la sua crema dannunziana, crema all’uovo aromatizzata al liquore Aurum con essenza di zeste di arance semicandite e granella di amaretti; il calabrese Simone Lauro che ha proposto una crema all’uovo agrumata al limone e arancio con un variegato alla liquirizia di Calabria e un crumble alla vaniglia.