NEI BAR E RISTORANTI GRANDE ATTENZIONE AL BIO

L’ indagine Il biologico nella ristorazione commerciale presentata recentemente a Roma da Fipe-Confcommercio, Ismea e AssoBio, evidenzia come oltre il 50% dei bar italiani e quasi il 70% dei ristoranti abbiano proposto o impiegato nelle loro preparazioni culinarie cibi, bevande e materie prime biologiche, nelle diverse occasioni di consumo, dalla colazione agli aperitivi ai pasti principali, al fine di garantire ai propri clienti una scelta più ampia, servire cibo più salutare e qualificare la propria offerta.

Più nel dettaglio, dei circa 111 mila bar attivi sul territorio italiano, uno su due ha in parte orientato la propria offerta verso referenze ottenute con metodo biologico, con un’incidenza più elevata nei punti vendita ubicati nelle città del centro e nord Italia e con un numero di addetti superiore a 6.

Mediamente quasi il 20% di alimenti e bevande proposti presso questi esercizi è costituito da prodotti bio, con una rappresentatività maggiore per quanto riguarda la frutta, il latte e il vino.

La colazione e l’aperitivo sono stati indicati dagli operatori come le occasioni di consumo più adatte all’inserimento di proposte bio, mentre sul fronte di prezzi, il prodotto biologico viene venduto a quasi il 15% in più rispetto all’omologo convenzionale, a causa dei costi più elevati per l’approvvigionamento.

La nostra attività di analisi è sempre focalizzata a cogliere le principali tendenze nei consumi alimentari e nella ristorazione”- ha dichiarato Luciano Sbraga, direttore del centro studi di Fipe-Confcommercio -“L’attenzione alle produzioni biologiche è la testimonianza di come i consumatori oggi siano sempre più consapevoli della necessità di coniugare il proprio benessere e la propria salute con il benessere e la salute del pianeta rispettando il territorio, la stagionalità, la qualità e la sicurezza. Tutti valori promossi da Fipe con il Manifesto della ristorazione presentato e sottoscritto lo scorso 28 aprile in occasione della Giornata della ristorazione”.

Una tematica che coinvolge da vicino anche il settore del gelato artigianale.(n.d.r.)

Fonte comunicato Fipe-Confcommercio