PASTICCERIA

PASTICCERIA: TRADIZIONE E SOSTENIBILITA’

Anche il comparto della pasticceria, come il mondo del gelato e, più in generale, tutto il settore alimentare, guarda alle nuove tendenze e comportamenti conseguenza dei mesi della pandemia.
pasticceria

Sul tema è intervenuto Giovanni Bizzarri, presidente di AIBI, Associazione italiana bakery ingredients, alla quale fanno riferimento le imprese che producono prodotti e semilavorati destinati alla produzione di pane e di pasticceria.
I consumatori dimostrano sempre più attenzione alla salute e sono attenti alla stagionalità degli ingredienti e alla sostenibilità.
Vengono richiesti sempre più prodotti con ridotto contenuto di zucchero e di grassi, quelli “senza lattosio” “senza glutine” o con ingredienti locali e pochi additivi, come pure torte, cornetti e pani preparati con farine integrali, grani antichi o frutti di bosco. In evidenza anche i prodotti vegani.
Gli italiani, inoltre, non dimenticano le origini e si lasciano guidare dalla tradizione, meglio se italiana e artigianale.

ANCHE I CONSUMI DI PANE

Aspetti che la stessa AIBI aveva già riscontrato alcuni mesi fa riguardo ai consumi di pane nel segno della sostenibilità e della sicurezza alimentare
Infatti, secondo la ricerca condotta dall’Associazione con il Cerved, il pane ai tempi del Covid 19 deve avere una serie di requisiti: deve legarsi alla tradizione, essere un prodotto italiano, essere sostenibile, garantire di essere un prodotto buono per la salute ed essere “di prossimità”.
La riscoperta del buon pane conquista inoltre fasce sempre più larghe di popolazione, anche quella dei giovani.

L’ANDAMENTO DEL SETTORE PASTICCERIA

Lo scorso anno, a causa delle restrizioni causate dal Coronavirus, il settore del dolciario ha perso quasi il 40% del fatturato, ed anche nel primo trimestre del 2021 è proseguito l’andamento negativo anche se più più contenuto.
Ora assistiamo ad un graduale recupero – sottolinea il presidente AIBI, Bizzarri – ma per riconquistare completamente le posizioni perse dovremo attendere il 2022. Se i consumi continueranno a ritmo sostenuto, come registrato a giugno, a fine stagione potremo avvicinarci ai livelli del 2019”.