Dal prossimo 1 maggio buone notizie anche per le gelaterie, l’uso delle mascherine non sarà più obbligatorio in negozi, centri commerciali, supermercati, bar e ristoranti al chiuso. Lo stesso negli uffici pubblici, banche, poste, musei, discoteche, nonché dal barbiere, dal parrucchiere, dall’estetista.
Trattandosi di luoghi aperti al pubblico al chiuso l’utilizzo della mascherina viene tuttavia raccomandato.
Vanno tenute anche in considerazione le indicazioni in materia di salute dei lavoratori previste dai protocolli e contratti stipulati dalle categorie.
Sono queste le decisioni in merito contenute nell’ordinanza del Ministro della Salute del 28 aprile.
L’obbligo delle mascherine al chiuso rimane invece fino al 15 giugno 2022 solo per mezzi di trasporto, cinema, teatri, ospedali, rsa e scuole.
Quindi, per chi lavora o si reca a fare acquisti in negozi, centri commerciali, supermercati, bar e ristoranti al chiuso la mascherina dal 1 maggio non sarà più obbligatoria.
Tuttavia i datori di lavoro, se lo ritengono opportuno, potranno decidere di mantenere l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione.
dal 1 maggio novità anche per il green pass
Novità anche per il green pass che dal 1 maggio non sarà più richiesto in Italia per accedere a bar e ristoranti al chiuso, aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali, palestre e piscine al chiuso, feste e cerimonie, convegni e congressi, discoteche e sale da gioco, cinema, teatri, concerti.
L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass (vaccinazione o guarigione) fino al 31 dicembre.
«l’inizio di questa fase nuova è coerente con la responsabilità dimostrata dagli italiani che hanno imparato a convivere con il virus con grande consapevolezza – ha affermato il Ministro – è un messaggio di fiducia per i cittadini».
Come sottolinea la FIPE, è bene ricordare che continueranno (salvo le modifiche introdotte con la nuova direttiva) ad essere efficaci fino al 31 dicembre 2022 le linee guida(pulizia mani, distanziamento, ecc.) recanti le misure di prevenzione anti-Covid19, applicabili alle attività economiche e sociali, adottate con Ordinanza del Ministero della Salute dello scorso 1° aprile.