Da oggi stop alla plastica monouso. Come abbiamo pubblicato recentemente il decreto legislativo di attuazione in Italia della direttiva UE sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente (Direttiva SUP) è entrato in vigore oggi, 14 gennaio 2022.
Da oggi sarà vietata la vendita di:
1) Bastoncini cotonati (cotton fioc);
2) posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette);
3) piatti;
4) cannucce;
5) agitatori per bevande;
6) aste da attaccare a sostegno dei palloncini e relativi meccanismi;
7) contenitori per alimenti in polistirene espanso, ossia recipienti quali scatole con o senza coperchio, usati per alimenti: a) destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto; b) generalmente consumati direttamente dal recipiente; c) pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti;
8) contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
9) tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.
Di interesse per le gelaterie è la precisazione che non sono considerati prodotti in plastica monouso i contenitori per alimenti secchi, compresi quelli stagionati, o per alimenti venduti freddi che richiedono ulteriore preparazione, i contenitori contenenti alimenti in quantità superiori a una singola porzione oppure contenitori per alimenti monoporzione venduti in più di una unità;
Come detto sopra, sarà comunque possibile smaltire le scorte dei prodotti sopra elencati purché sia possibile comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022.
Per gli anni 2022- 2024 il decreto prevede anche un credito d’imposta per le imprese sugli acquisti e usi di prodotti di materiale biodegradabile o compostabile spettante in misura del 20% delle relative spese sostenute e documentate sino all’importo massimo annuale di € 10.000 per ogni beneficiario.
La messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto disposto dal decreto è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro.