Come noto il termine sostenibilità è ormai cosa comune nella comunicazione delle aziende ma non sempre alle enunciazioni corrisponde un effettivo impegno verso politiche ambientali concrete.
Queste tematiche sono state affrontate anche durante l’importante convegno sul futuro del caffè organizzato dal Consorzio promozione caffè e Simonelli Group che si è svolto venerdì 30 giugno di cui, www. comunicaffe.it ha dato ampia diffusione.
Si è naturalmente parlato di Caffè ma le argomentazioni espresse interessano sicuramente anche il mondo del gelato non fosse altro per la circostanza che caffè e gelato sono prodotti che coinvolgono, dati alla mano, la quasi totalità della popolazione.
In primo lugo viene rilevato come i consumatori sono oggi sempre più attenti sia alla provenienza e alla qualità dei prodotti che acquistano, sia al suo impatto ambientale e sociale. Lo confermano anche i nuovi dati della edizione 2023 dell’indagine “Gli Italiani e il caffè, tra piacere e convivialità” che AstraRicerche ha condotto per conto di Consorzio promozione caffè e che è stata ben spiegata al convegno da, Cosimo Finzi.
Tra i consumatori è forte la richiesta di attenzione alle dinamiche sociali e ambientali
In particolare, è cresciuta l’importanza data ai temi di sostenibilità economica – ad esempio in relazione alla giusta retribuzione dei lavoratori all’interno della filiera – segno di una crescente sensibilità del consumatore, su cui il settore è chiamato a comunicare in modo sempre più ampio il proprio impegno ESG.
Le imprese che hanno attualmente anche la responsabilità di affrontare una transizione quanto più consapevole e trasparente verso un’economia che rispetta il pianeta, come spiegato da Rossella Sobrero presidente di Koinètica nel corso del suo intervento sull’importanza della comunicazione per la sostenibilità e la competitività. “Il ruolo delle imprese nella transizione verso un’economia sempre più sostenibile richiede profondi cambiamenti nella gestione di processi e prodotti e nella relazione con gli stakeholder. La comunicazione rappresenta un asset strategico ma deve essere corretta, chiara, diretta per evitare il pericolo greenwashing” dichiara Sobrero.
I consumatori infatti sono diventati più esigenti e non vogliono soltanto un prodotto di qualità, ma anche che la azienda sia impegnata su diversi fronti: la tutela dei diritti del lavoratore e il rispetto per l’ambiente. Quanto è importante la reputazione? Perché un danno di immagine, un’attività scorretta poi producono una macchia su un’azienda, difficile da cancellare per ripristinare l’immagine corretta.
Il consumatore vuole trasparenza, sincerità, coerenza e questi sono sicuramente dei principi su cui costruire qualunque campagna di comunicazione. La sostenibilità è fatta anche di numeri, perché le parole contano, ma poi bisogna misurare i fatti. La coerenza è essenziale. Bisogna esser molto attenti di non dichiarare cose che nella realtà poi non si fanno!